venerdì 14 dicembre 2012

IL MONTGOMERY, STORIE DI CAPITANI


di Anacleto

Il Capitano guardò per l'ultima volta la nave in fiamme. 
Con essa bruciava anche una parte del proprio cuore. 

Era stato l'ultimo ad abbandonare la grande imbarcazione, che l'aveva sospinto sui flutti di molteplici tempeste, quando il rumore assordente dei tuoni e i bagliori dei fulmini si scioglievano in un unico urlo con il vento e il rimbombo assordante dei cannoni.

Una commozione profonda lo investì, come lava pigra ma implacabile.  La salsedine  si era   cristallizzata nelle profonde rughe della sua fronte. Il Capitano si strinse nel suo cappotto. In quel momento era tornato bambino, nella sua mente si manifestavano vaghi ricordi di quando suo padre, avvoltolo in un morbido plaid, gli raccontava di terre magnifiche e pirati...


Christie's 12 novembre 2012, Francis Holman


Il Montgomery, chiamato così in onore dell’ufficiale inglese Montgomery, è un cappotto classico che però, grazie alla sua polivalenza può avere una doppia connotazione sia sportiva che elegante. Questo capo è l’unico dei cappotti classici ad avere il cappuccio, uno degli elementi fondamentali che ogni Montgomery deve avere.

Di connotazione militare, è ideale per essere portato durante le fredde giornate invernali, per la sua comodità e per offrire un’ottima protezione contro il gelo, proprio grazie al pesante tessuto di cui è fatto. 

Il colore classico è il blu scuro, anche se è disponibile in altri colori: verde scuro, beige, marrone, bordeaux, giallo.

Il montgomery è decisamente facile da abbinare, specialmente per un look più sportivo e disinvolto, anche se può essere tranquillamente portato sopra un abito elegante.
Alcuni elementi che lo contraddistinguono come gli alamari, il cappuccio e le tascone, lo rendono un capo prettamente giornaliero.


I PARTICOLARI CHE OGNI MONTGOMERY DEVE AVERE


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IL CONSIGLIO DEL PRINCIPE RANOCCHIO


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Il Montgomery è un capo da portare decisamente con disinvoltura, magari da abbinare ad un cappello con visiera. 
(MAD HAT! Prontuario dei cappelli)
Un’ultima curiosità: gli alamari nascono dall’esigenza di chiudere un capo con i guanti, operazione che con i bottoni è decisamente più difficile!


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2 commenti:

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