mercoledì 13 marzo 2013

Un discorso da Re

di Lulù

E' stato un piacere l'altra mattina leggere mentre ero in metropolitana un trafiletto scritto da Mario Furlan "Chi parla troppo dice poco". 

riproduzione riservata

"Chi più parla meno dice. Amano dare fiato alle corde vocali: sembra che ci debbano dire chissà che, invece ripetono le solite cose due, tre, quattro volte: di persona e al telefono. E mentre loro vanno avanti a blaterare, tu ti scervelli a trovare un pretesto per tagliare la corda. Questi chiacchieroni sono perditempo. Chi agisce non ha tanto tempo per parlare. Invece costoro si perdono in chiacchiere. E, dal momento che chi parla tanto combina poco, si lamentano. O spettegolano. Provano gusto nel denigrare chi realizza più di loro. Il buon Dio ci ha dato due orecchie e una sola bocca. Per ascoltare il doppio di quanto parliamo."

E' un riassunto ideale di ciò che dobbiamo evitare. L'aggressione verbale è infatti maleducata ed autoreferenziale.

Pensiamo prima di parlare.

Chiediamo " e tu come stai?" invece che sovrastare.

Ma soprattutto sorridiamo e impariamo a dare valore al silenzio e all'ascolto.


riproduzione riservata







4 commenti:

  1. Concordo su ogni parola... (in un post così essere essenziali è d'obbligo!)

    Buona giornata :)
    Flavio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie flavio! A volte il silenzio può essere molto rumoroso! a presto!

      Elimina
  2. Purtroppo la sintesi non è un dono di tutti e spesso si parla troppo senza dire le cose essenziali!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione Fatina! anche il silenzio ha il suo valore! a presto!

      Elimina

Lascia un commento o un suggerimento al Principe Ranocchio!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...