mercoledì 7 marzo 2012

Un' ottima annata

di Lulù e Anacleto

Il vino ha sempre avuto un fascino accattivante tanto che, per tradizione, sei sono le “uve nobili” che hanno generato i migliori vini al mondo. Si tratta delle uve bianche Sauvignon Blanc, Riesling e Chardonnay e di quelle nere Pinot Noir, Cabernet Sauvignon e Merlot.
In realtà l’elenco dei vitigni è oggi molto più vario data la produzione diffusa, oltre che nella “culla” europea, anche oltre oceano.

La cantina ideale è scura, con volte in mattoni ricoperte di ragnatele, le bottiglie sono impolverate e di vetro scuro per proteggere ulteriormente il vino dalla luce; generalmente si trova in luoghi lontani dalle grandi metropoli, in piccoli borghi di campagna, privi di vibrazioni provocate da autostrade o ferrovie, per una conservazione ottimale del prodotto.

Una piccola curiosità: la cantina minima, ovvero quali bottiglie dobbiamo avere sempre “al fresco”? Sei bottiglie di bianco secco, due di bianco semisecco, tre di rosato, sei di vino rosso leggero, cinque di vino corposo.


Ecco di seguito la ruota dei profumi che suggerisce in modo universale la lettura di un vino.


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Tra i riti del convivio sicuramente stappare la bottiglia è uno dei più importanti, si può utilizzare un tradizionale cavatappi a spirale a doppia leva oppure uno tascabile a leva singola, che funge anche da coltellino per rimuovere il sigillo dalla bottiglia. Il calice si solleva con la mano destra, non dallo stelo ma dalla coppa. Non si solleva il bicchiere verso la bottiglia per accettare da bere, né vi si mette la mano sopra per rifiutare. Chi offre invece il vino non insisterà ad offrine in caso di rifiuto. Quando invece si servirà, non si solleverà dalla tavola il bicchiere della persona a cui si versa il vino; inoltre, una volta finito di versare, la bottiglia dovrà essere fatta ruotare leggermente per evitare la caduta di gocce sulla tovaglia.

Per concludere ecco un piccolo estratto tratto dall’Enciclopedia del Vino Larousse, che esplicita in quale ordine servire i vini durante il pasto.
“Vino bianco prima del rosso, vino nuovo prima del vecchio, vino leggero prima del forte, vino secco prima dell’abboccato, vini di qualità inferiore prima di quelli di maggior pregio oppure rari. In un pasto i vini bianchi accompagnano le prime portate e i vini rossi le portate principali o quelle successive”.

Ogni vino inoltre va servito in un adeguato bicchiere, ma questa è un’ altra storia…

(Bicchieri e bottiglie)

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4 commenti:

  1. Molto interessante, soprattutto la ruota per commentare i vini!

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    1. sì, da veri somelier.. direi gusto balsamico: quercia! :P

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  2. Non sono una grande intenditrice, comunque molto interessante! ^_^

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    1. Neanche noi, però ci divertiamo tanto a cercare piccole curiosità! ^^

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