martedì 28 febbraio 2012

Le 19 camicie

di Anacleto

E voi lo sapevate che per calcolare quante camicie servono ad un uomo esiste una sorta di complesso algoritmo? Ebbene sì, leggendo qua e là nei miei curiosi vademecum ho scoperto questa insolita applicazione della matematica. Risparmiando calcoli e radici quadrate, di cui a fatica ho capito il significato, mi sono spinto al risultato finale: 19 camicie per 365 giorni!
19 è quindi il numero magico che individua il numero minimo di camice che ogni Principe Ranocchio dovrebbe possedere per non sentirsi mai fuori luogo.

Le camicie possono essere suddivise in tre categorie: normali, formali, informali. Con una piccola tabellina, cercherò di riassumere e catalogare le diverse fatture, i relativi colori e fantasie.

NORMALE
1 camicia bianca semplice ed essenziale, colore bianco, drap
2 tessuto diagonale a costine, colore bianco, trama diagonale
3 formale camicia azzurra, colore azzurro chiaro, drap
4 tessuto con fili azzurri e bianchi, colore azzurro, trama ad intreccio
5 trame e ordito bianco e azzurro o azzurro o rosa, colore azzurro o rosa, trama diagonale
6 righe verticali sottili, colore azzurro e bianco, righe
7 una camicia davvero adeguata, colore azzurro e bianco, quadrettini
8 tessuto di cotone a scacchi, colore azzurro e bianco, quadretti più grandi
9 nuovo colore di tendenza, colore bianco e rosa, quadrettini

FORMALE
10 colletto a punte in giù per la giacca da sera, colore bianco, tessuto marcella
11 con colletto rigido staccabile con punte verso il basso per il frac, colore bianco, tessuto marcella
12 con colletto bianco con punte verso il basso per abito da giorno, colore bianco e azzurro, quadrettini
13 tessuto liscio, bianco sporco, seta


INFROMALE
14 tessuto pesante, colore bianco, cotone Oxford
15 per jeans o pantaloni kaki, colore azzurro o rosa, cotone Oxford
16 tessuto ruvido, colore azzurro, tessuto chambray
17 basic per l’estate, colore bianco, lino
18 per pantaloni di cotone o abito di lino, colore azzurro, lino
19 quadretti tenui su fondo bianco per abiti tweed, colore a scelta, quadretti

Le mie camicie preferite sono quelle a righe e a quadretti, e le vostre? La scelta è sicuramente molto varia!
Infine personalizzare la camicia con il proprio monogramma sarà una piccola delicatezza per impreziosire il capo.


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lunedì 27 febbraio 2012

A pedali, è meglio!

di Anacleto

 

Le nostre città sono sempre più trafficate ed inquinate e trovare una soluzione diversa per andare in università o in ufficio può essere salutare e nello stesso tempo divertente. Muoversi in città in bicicletta ci permette infatti di spostarci con estrema facilità nel traffico, risparmiando tempo e tenendoci in forma. Oggigiorno la bicicletta è vista come un oggetto retrò, ma in realtà il suo utilizzo e soprattutto il suo significato sono attualissimi, trattandosi di un mezzo ecologico ma anche di gran stile e classe.



La passione per le due ruote inoltre è contagiosa: una volta presa l’abitudine della pedalata non vorrete più separarvene, utilizzando la bicicletta per qualsiasi spostamento. Questo mezzo può essere inoltre considerato un nuovo accessorio e sfoggiato in centro città come un oggetto di moda. Proprio questa componente ci permette di possedere una bicicletta personalissima: dal colore agli accessori in tinta con la vernice, dal tipo di manubrio al sellino.


 Attualmente in città vengono utilizzate moltissime biciclette singlespeed, ovvero con un’unica marcia e il freno a pedale, ma anche una city bike con cestello per le vostre shoppers o per la borsa del computer può essere fascinosamente vintage e nello stesso tempo comoda negli spostamenti metropolitani.
L’utilizzo della bicicletta è correlato anche alla sicurezza personale; dotando il proprio mezzo con i giusti accessori come il campanello, faro anteriore e posteriore, catarifrangenti su ruote e pedali si potrà avere una bicicletta sicura senza comprometterne il design.

In conclusione, di qualunque tipo sia la vostra bicicletta, nuova o vintage, arrugginita, citybike, supertecnologica, dotata di porta i-pad, da corsa, graziella, con il manubrio storto, ricordatevi sempre di una buona manutenzione periodica, soprattutto a ruote e freni, elementi fondamentali per un buon funzionamento del mezzo.

Se fate sul serio avere poi un caschetto in tinta con la vostra bici e magari anche con il colore della calze sarà assolutamente trendy e molto molto chic, oltre a proteggere la vostra salute.

E infine, ultimo consiglio prima di mettervi in sella, ricordatevi di legare o arrotolare il vostro pantalone destro per evitare che si sporchi con la catena e, se per caso ve lo dimenticherete, sarete sicuramente riconosciuti in università o al lavoro come utenti della strada ecologici e a pedali, caratteristica di cui essere particolarmente orgogliosi!



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sabato 25 febbraio 2012

Carnevale

di Lulù

A Milano il Carnevale termina oggi, e così piazza del Duomo si colora di maschere e coriandoli.

Il Carnevale è un' arma a doppio taglio, il detto infatti “ a Carnevale ogni scherzo vale” deve essere interpretato nel giusto modo, senza trasformarci, una volta all’anno, in burloni maleducati.

Nel contempo il Carnevale è una festa davvero apprezzata per i bimbi che in questo giorno possono trasformarsi per poche ore nel loro eroe preferito. Come dimenticarsi i profumi dell’infanzia di quando la nonna preparava, e mi prepara tuttora, le chiacchiere e le castagnole ? O il rumore meccanico della Singer con cui rabberciava il costume da Fata Turchina?

Sicuramente il Carnevale da adulti è tutt’ altra cosa: c’è chi lo considera un giorno come un altro, c’è chi ne è infastidito, c’è chi si scatena come se fossimo ancora nel Medioevo e questa fosse l’ultima spiaggia prima della Quaresima. In qualsiasi di queste categorie rientriamo, l’importante è non perdere il nostro consueto savoir faire e nemmeno la voglia di divertirsi,  con semplicità e gioia di mantenere le tradizioni, sempre con educazione.


lunedì 20 febbraio 2012

Fare il punto della situazione: l'inventario

di Lulù

Nonostante il freddo sia ancora in agguato, nei negozi cominciano a figurare le nuove collezioni primaverili.
Questo sta ad indicare che a breve ci si dirigerà verso la profumata primavere e con essa, ahimè, ci si dirigerà anche verso il fatidico e anche un po’ “barboso” cambio di stagione!

E’ molto difficile avere un armadio in ordine e soprattutto eliminare dei capi ai quali siamo affezionate ma nel contempo ormai importabili, soprattutto quando si tratta di articoli che ci avevano fatto davvero perdere la testa.

Fare il punto della situazione non significa di certo svuotare l’armadio come una Terminator, ma valutare bene il proprio stile cercando di raggiungere una sorta di equilibrio e di coerenza formale. Molto importante è la selezione di abiti da poter “riusare”. I capi vintage, per esempio, possono essere riproposti proprio grazie alla loro unicità.

Potrà essere anche divertente riscoprire vestiti che non indossavamo più da dieci anni! L’importante è senso pratico, affiancato da un pizzico di umorismo, per determinare il futuro del malcapitato cimelio: andrà tenuto, buttato, modificato, aggiustato o riusato?


DIECI PUNTI STRATEGICI:

1. Passare in rassegna, scannerizzando il capo e verificando che non abbia buchi o macchie
2. Pensare a nuovi possibili abbinamenti
3. Ricavare gonne dai vestiti, eliminare o aggiungere tasche, con le maniche o senza?, con una cintura o un accessorio? Se non siamo abili con ago e filo, meglio avere un sarto di fiducia a cui potersi rivolgere per effettuare i nuovi accorgimenti.
4. Separare i capi che usiamo abitualmente e ancora in buono stato, soprattutto quelli che ci fanno sentire a nostro agio
5. Selezionare i pezzi classici, per esempio un tubino nero (
Little Black Dress) o una camicia bianca
6. Eliminare invece abiti troppo modaioli, soprattutto se estremi!
7. Valutare i materiali, se di pregio, o la fattura. Questi due fattori fanno acquistare punti al capo e pertanto ci eviteranno di disfarcene
8. Ricordiamoci sempre l’obiettività che ci dovrà accompagnare nella cernita e nel giudizio positivo o negativo sul capo in questione, accettando anche i consigli "scomodi" degli amici più fidati!
9. Capire cosa ci manca realmente in seguito all’accurata selezione
10. Divertirsi! Per qualche mese, almeno, ci risparmieremo questo pomeriggio di fatiche!





domenica 19 febbraio 2012

Little Black Dress

di Lulù

Un armadio non è completo senza un LBD.
Questo acronimo sta ad indicare l’abito perfetto: il tubino nero.

Anche il Principe Ranocchio non può non concordare con questa scelta di abbigliamento.
Abbinato ad accessori diversi, sarà come avere un armadio pieno, e ci verrà sicuramente incontro alla fatidica domanda: “cosa mi metto?”.
Il tessuto più indicato per questo abito è il crêpe di lana, opaco al punto giusto e non eccessivamente aderente. Il tubino nero potrà essere accessoriato con una cintura, una spilla (Non solo spille da balia ...), un foulard, una collana lunga magari di perle (Perle ... di maturità
), variando i collant e le scarpe. Sfruttando bene gli accessori si potrà conferire un tocco di colore, di eleganza e di unicità.

Una piccola regola per non essere mai colte alla sprovvista è comprare sempre dei capi che si abbinino con almeno altri tre già presenti nel guardaroba. In questo modo si possono creare sempre opzioni diverse senza essere mai messe in difficoltà di fronte, per esempio, ad una cena dell’ultimo minuto!

La meticolosa adattabilità di un tubino nero, pertanto, fa di esso un must have di qualsiasi guardaroba.

Se ci si appassionerà al genere si potrà acquistare un LBD di diversi colori: mastice per la primavera, bianco o blu per l’estate, colori più eccentrici come bouganville o amarena per un evento particolare. Il punto di partenza dovrà comunque essere il nero: un tubino di questo colore, con i giusti accessori, sarà adattabile a tutti i momenti della giornata e un passepartout per qualsiasi evento.


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sabato 18 febbraio 2012

Fare visita

di Lulù











Il far visita, dovrebbe essere un momento piacevole sia per chi effettua la visita, sia per chi la riceve. Il vero signore sa che il “venga a trovarci quando le comoda” deve essere interpretato con le giuste misure di sicurezza!
Generalmente una visita si effettua dal pomeriggio, non troppo presto, sino a poco prima di un orario utile per preparare la cena. Non sarebbe molto educato, infatti, intralciare le abitudini del padrone o della padrona di casa.
Si fa visita ad un amico o ad una famiglia, ad una puerpera, a due sposi di ritorno da un viaggio di nozze, certo è che un piccolo pensiero sarà molto gradito.


Ecco un piccolo prontuario generico:

NEOMAMME fiori non troppo profumati e/o un regalo per il neonato (Una nascita nel palazzo dove abitiamo)
BAMBINI giochi di società, giocattoli, libri, articoli di abbigliamento. Mai animali domestici senza il consenso dei genitori!
SPOSI fiori per la sposa, oggetti di home forniture
AMICI DI LUNGA DATA libri, articoli da hobbystica, abbonamenti a riviste

Per chi riceve la visita va invece detto che il perfetto padrone di casa dice “Finalmente!” quando arrivano gli ospiti e “Di già?” quando se ne vanno.
Un’accoglienza e un congedo calorosi saranno il miglior ringraziamento. Agli ospiti si potrà offrire un caffè, un tè delle cinque (Una piacevole tradizione: il 5 o'clock tea) o un aperitivo dell’ultimo minuto (un bicchiere di prosecco o un analcolico) verso le sette. 



martedì 14 febbraio 2012

14 febbraio, 2012

di Lulù e Anacleto



        "Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento

        o tende a svanire quando l'altro s'allontana

        Oh no! Amore è un faro sempre fisso

        che sovrasta la tempesta e non vacilla mai.

        Amore non muta in poche ore o settimane,

        ... ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;

        se questo è errore e mi sarà provato, 

        io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato"


                                                                                                                                                                                                                                                                                         Shakespeare


La proposta del Principe Ranocchio

Per un bigliettino dell'ultimo momento, salvate e stampate l'immagine sopra, se di vostro gradimento, ritagliatela e incollatela su un cartoncino rigido. Sul retro sbizzarritevi a scrivere poesie o dolci parole. Il gioco è fatto, buon San Valentino!

lunedì 13 febbraio 2012

San Valentino da Principi Ranocchi

di Lulù

Domani è un giorno che non si può proprio dimenticare. Il Principe Ranocchio vuole offrire ancora una volta una sua proposta che però si discosti dal consumismo dilagante.

Per lei:
Ecco l’occasione per mettere a punto parecchi must di ogni Principe Ranocchio.
Un mazzo di fiori anche piccolo è d’obbligo! I fiori possono infatti parlare da soli ed esprimere i nostri sentimenti (Rose rosse per te ... ). Il Principe Ranocchio sceglierebbe i tulipani che sono il fiore dell’amore sincero. Eleganti e colorati saranno una scelta originale e poco scontata.

Una cenetta a lume di candela, offerta o cucinata naturalmente dal gentiluomo (
Ufficiale e gentiluomo), sarà una conclusione di giornata semplice ma romantica. Buona musica classica e una pochette nel taschino della giacca (La pochette può fare la differenza)  e … buon San Valentino!




Per lui:
Una scelta rapida economica ed efficace sarà sicuramente preparare voi stesse un piccolo dolce. San Valentino è anche la festa del cioccolato. Perché allora non scegliere quello bianco, rispetto al solito fondente, e preparare con esso dei muffin ai lamponi? Di seguito riportiamo una ricetta facile e golosa.

MUFFIN AI LAMPONI E CIOCCOLATO BIANCO (per circa 12 muffin)

Ingredienti:
- 1 vasetto di yogurt, che dopo essere stato vuotato nella terrina servirà da misurino
- 3 vasetti di farina
- 1 vasetto e mezzo di zucchero
- mezzo vasetto di olio di semi
- 1 bustina di lievito
- 2 uova
- 150 gr. di ricotta
- 1 tavoletta di cioccolato bianco tagliato a pezzettini
- 1 vaschetta di lamponi


Per le decorazioni:
- 1 tavoletta di cioccolato bianco
- decorazioni di zucchero

Come procedere:
Preparare l’impasto con gli ingredienti mescolando accuratamente. Solo in ultimo aggiungere prima i pezzetti di cioccolato bianco e infine i lamponi. Utilizzare delle formine per muffin nei quali inserire gli stampini di carta da forno. Riempire a metà ciascuna formina. Cuocere in forno a 180° per 30-40 minuti.
Per la decorazione sciogliere a bagnomaria 1 tavoletta di cioccolato. Versarla sulla sommità del muffin e prima che si rapprenda decorare con piccoli cuoricini o palline di zucchero.







sabato 11 febbraio 2012

Rose rosse per te...

di Lulù e Anacleto

I fiori sono il regalo perfetto per corteggiare una donna. Generalmente il mazzo è composto da un numero dispari di fiori superiore a cinque, salvo naturalmente la romantica rosa rossa, che può essere offerta solitaria.
Anche se oggi numerosi sono gli estrosi che donano mazzi alternativi composti da vegetali o da erbe aromatiche, ad una signora la tradizione impone di regalare solo rose, gardenie, tulipani, orchidee e viole. Per le fanciulle sono molto indicati anche lillà, mughetti e violette.
Ma qual è il significato dei fiori? A fianco delle tradizionali rose rosse, simbolo del amore passionale indicate in una circostanza come San Valentino o un anniversario, esistono tante altre specie più insolite se si vuole omaggiare  la propria dama in modo originale, ugualmente ricercato e particolare.

Ecco in ordine alfabetico i fiori dal significato più romantico suggeriti dal Principe Ranocchio:

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Perchè dunque non affidarsi alla semplicità e la delicatezza di un fiore per esprimere i propri sentimenti? Attenzione solamente a scegliere il giusto significato!

martedì 7 febbraio 2012

Ufficiale e Gentiluomo

di Anacleto

Martedì prossimo sarà San Valentino. Vorremmo approfittar della circostanza per stilare, in anticipo, le regole della cavalleria, perché la cavalleria è uno stile di vita da applicare non in rare occasioni per fare un po’ di “folklore”, ma giorno per giorno! Aprire la porta dell’ufficio o della macchina, trasportare una valigia pesante al posto della propria lei, architettare inaspettate sorprese, sono piccoli gesti che sembrano, oggi, quasi delle cattive abitudini. Giovin signori oggidì è, invece, anche il sapersi rapportare con l’universo femminile in termini un po’ poetici e con quel giusto pizzico di arcaicità sempre attuale, ma soprattutto sempre gradito.



La presentazione del Principe Ranocchio

Nei saluti e nelle presentazioni , baciamano compreso, il gentiluomo sarà sempre in piedi, senza guanti e senza cappello. Senza mani in tasca, sigarette in bocca, bicchieri o tramezzini in mano.



Cavalleria ed accessori

LE TASCHE. Mai cadere in tentazione mettendo le mani in tasca. Addirittura un tempo le giacche non presentavano tasche appunto per questo motivo.

IL FAZZOLETTO. In tasca sempre due fazzoletti, meglio se bianchi. Uno per uso personale, uno sempre pulito da offrire alla propria dama in qualsiasi circostanza.

IL CAPPELLO. Come direbbe Thomas Mann “bisogna portare il cappello per toglierselo quando la circostanza lo richiede”. In presenza di una signora il cappello va sempre tolto. Per strada basta un accenno.
Come togliere il cappello? Sempre che non siate dei Principi Ranocchi da cilindro, che si toglie afferrando la tesa, ogni cappello si afferra con la mano destra per la calotta.

I GUANTI. Quando si stringe la mano, è buona educazione sfilare il guanto destro prima di porgere la mano. La stretta non dovrà essere né da braccio di ferro né tantomeno troppo delicata e poco decisa.



Atteggiamenti da giovin signori


IL BACIAMANO. Il baciamano è davvero un saluto d’altri tempi. La mano della signora va sfiorata. Il baciamano deve essere rapido e cortese, un poco impersonale dato che è un saluto formale ed elegante. La tradizione vuole che fosse un saluto ammesso solo se fatto a donne sposate.


LA PRECEDENZA. Le donne hanno sempre la precedenza sugli uomini. Per esempio sono gli uomini ad essere presentati alle donne. Le donne vengono servite per prime a tavola, anche per le bevande. Un gentiluomo trasporta i bagagli pesanti e offre il proprio posto a sedere. Passeggiando con una donna il cavaliere si posizionerà alla sua destra e si offrirà di aprire le porte.

OFFRIRE PROTEZIONE. E’ cosa gradita riaccompagnare la donna a casa dopo una serata fuori, può però variare nella pratica a seconda delle circostanze. Inoltre citando il Codice Duello: “qualsiasi insulto ad una signora affidata alle attenzioni di un gentiluomo o alla sua protezione, deve essere considerato offesa peggiore che se fosse stata fatta a lui personalmente e deve essere considerata regolata di conseguenza”.

LA CENA. Una delle più innate vocazioni cavalleresche è di “procacciare il cibo”. Oggi consiste nell’offrire pranzo e bevande. Soprattutto ai primi appuntamenti è opportuno non concedere alla donna di offrire. Le si può dare la possibilità di ricambiare solo dal terzo appuntamento.





giovedì 2 febbraio 2012

Un panettone fuori programma

di Lulù

Forse non tutti sanno che domani, il 3 di febbraio, è l’ultima occasione prima del prossimo 25 dicembre per poter gustare il tanto caro panettone. Ebbene sì in questa data si celebra infatti la festa di S. Biagio, una piccola tradizione meneghina nella memoria ormai di pochi fedelissimi, fra i quali non può certo mancare il Principe Ranocchio!

E’ la giusta occasione per fare colazione con il panettone! In questa data bisogna infatti sfoderare l’ultimo panettone o quanto ne resta, dato che la tradizione ne prevede la consumazione da raffermo, superstite di luculliani pranzi e cenoni.
Scopo di questa insolita ricorrenza è quella di “benedire la gola”. Si narra infatti che Biagio, in quanto medico, avesse salvato la vita di un ragazzino che aveva inghiottito una lisca di pesce facendogli ingerire un pezzetto di mollica di pane.

La tradizione vuole poi che, secoli dopo a Milano, una donna portò a Frate Desiderio un
panettone da benedire. Il frate golosone però se lo sbocconcellò poco alla volta fino ad esaurirlo. Molto dispiaciuto del suo piccolo peccato di gola, quando la donna venne a riprenderlo il 3 febbraio, il panettone era duplicato! Si attribuì pertanto il miracolo a San Biagio, festeggiato appunto in quella giornata.

L’usanza trovò terreno fertile nel sostrato cittadino e così ancora oggi in molte case milanesi, domani mattina a colazione si proteggerà la gola dai malanni stagionali scartando un bel panettone.
Insomma, una piccola tradizione da non fare estinguere, approfittando dell’occasione per essere un po’ golosoni come Frate Desiderio!

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